Collegio di Perfezione n. 005 “NUT” – Capitolo XLVI grado “PAX VOBISCUM” n. 049

 

 

Costituito il decimo giorno del mese di Noth della stagione di Peret dell’Anno di Vera Luce 000.000.000 e il dieci marzo duemilaventitrè dell’Era Volgare, all’Oriente di Taranto nella valle del Galeso.

 

Collegio di Perfezione ACCADEMIA PITAGORICA KROTON – Capitolo XLVI grado “ERMETE TRISMEGISTO” n. 048

Costituito il quinto giorno del mese di Noth della stagione di Peret dell’Anno di Vera Luce 000.000.000 e il primo marzo duemilaventitrè dell’Era Volgare, all’Oriente di Crotone nella valle del Neto.

Collegio di Perfezione n. 004 “ABU SIMBEL” – Camera di XX grado “SHIBBOLETH” n. 047

Collegio di Perfezione SOTHIS n. 012 – Oriente di Napoli nella Valle del Sebeto

Collegio di Perfezione n. 011 “GIOVANNI MICHELINI” – Oriente di Arezzo nella Valle dell’Arno

Collegio di Perfezione ACCADEMIA PITAGORICA KROTON – Oriente di Crotone nella Valle del Neto

Galleria fotografica del Tempio dove lavora il Collegio.

 

Collegio di Perfezione n. 008 “LA FORZA DI RA” – Oriente di Lamezia Terme nella Valle del’Amato

Collegio di Perfezione “Ankh” – Oriente di Quartu S. Elena nella Valle del Su Pau

 

L’Ankh , conosciuto come “la chiave della vita” o “la croce della vita”, è uno dei simboli più noti dell’antico Egitto e risale al Primo Periodo Dinastico (attorno al 3150-2613 AEC). Si tratta di una croce sormontata da un cerchio, spesso ornata con simboli o fiori decorativi, ma il più delle volte è una semplice croce dorata. Il simbolo è un geroglifico egiziano che simboleggia “la vita” o “il soffio vitale” (‘nh =ankh) e, siccome gli Egizi credevano che il proprio viaggio sulla terra rappresentasse soltanto una parte di una vita eterna, l’Ankh simboleggia sia l’esistenza mortale che la vita dopo la morte. È uno dei simboli più antichi dell’Egitto, spesso visto assieme ai simboli djed e was, che veniva portato da una moltitudine di divinità egizie sui dipinti e le iscrizioni tombali e indossato dagli egizi come amuleto.

Le origini dell’Ankh rimangono sconosciute. L’egittologo Alan H. Gardiner (1879-1963) pensò che si sia sviluppato dal laccio di un sandalo con il cerchio superiore che girava attorno alla caviglia e la parte verticale attaccata a una suola sui piedi. Gardinier giunse a questa sua conclusione perchè la parola egiziana per “sandalo” era “nkh”, la quale veniva dalla stessa radice di “ankh” e, inoltre, perchè il sandalo rappresentava una parte della vita quotidiana degli egizi per cui, il simbolo dell’ankh, divenne il simbolo della vita. 

L’associazione dell’Ankh con l’oltretomba l’ha reso un simbolo particolarmente potente per i cristiani copti d’Egitto durante il IV secolo, i quali se ne appropriarono. Quest’uso dell’Ankh come simbolo della promessa di Cristo di vita eterna attraverso la fede nel suo sacrificio e risurrezione, è molto probabilmente l’origine dell’uso cristiano della croce come simbolo di fede al giorno d’oggi. L’ankh, il quale era già stato affermato come simbolo della vita eterna, divenne facilmente assimilabile nelle prime fasi della fede cristiana e continuò come simbolo di quella religione.

 

Collegio di Perfezione PTAH – Oriente di Macerata nella Valle del Potenza

Collegio di Perfezione n. 005 “NUT” – Camera di IX° grado “MAAT” n. 039